L'intervista Giacomo Stucchi «Bene l'alleanza
fra Maroni e Pdl»
Lunedì 24 Dicembre 2012GENERALI,pagina 4e-mailprint
La Lega è disponibile ad un accordo per la Regione Lombardia con il Pdl, ma solo su Maroni candidato presidente: Giacomo Stucchi, vicesegretario federale e parlamentare bergamasco del Carroccio, ribadisce la posizione del Carroccio e giudica «importante» la recente presa di posizione del coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani a sostegno di Maroni.
Mantovani, dopo aver chiuso ad Albertini, ha detto che ora si lavora «per il sostegno a Maroni». L'accordo Pdl-Lega è cosa fatta?
«Si sono resi conto che Albertini è un candidato messo lì per consegnare la Regione alla sinistra e che questo non è l'orientamento della maggioranza degli elettori di centrodestra: credo sia normale che pensino di sostenere Maroni, un candidato che dà garanzie di successo elettorale anche a loro. Se facciamo un accordo, lo facciamo solo su Maroni candidato. Il pronunciamento di Mantovani è importante».
Ma la base gradisce un accordo con il Pdl?
«La base non gradirebbe un accordo con il Pdl se il candidato non fosse Maroni. Sostenere un candidato di coalizione della Lega è più accettabile. Maroni è sostenuto, oltre che dalla Lega, da tante realtà del mondo delle imprese, del commercio, delle associazioni».
Quali i punti di forza della Lega nella fascia pedemontana Varese, Como, Lecco, Bergamo?
«Questi territori rappresentano le roccaforti storiche della Lega. Il Carroccio è entrato nelle coscienze lombarde, ma non solo, proprio per il lavoro svolto dai tanti amministratori e militanti».
Ci sarà un passo indietro dei consiglieri uscenti indagati?
«Sì. Per ora è un'iniziativa di Bergamo e di qualche altra provincia. Su questo tema dovrà esprimersi il Consiglio nazionale della Lega Lombarda. Sicuramente è difficile che persone indagate possano finire nelle liste elettorali».
L'alleanza Pdl-Lega in Lombardia è legata all'alleanza a Roma?
«No. L'alleanza in Lombardia è nei fatti: il Pdl non vuole regalare la Regione alla sinistra. E noi vogliamo governare meglio con Maroni. Ciò non vuol dire che automaticamente ci sarà un sostegno ad un candidato premier indicato dal Pdl, a maggior ragione se questo sarà Berlusconi».
Difficile un'alleanza con Berlusconi candidato?
«È un grosso problema riuscire ad accettare questa soluzione. Penso che negli incontri tra Berlusconi e Maroni si stia discutendo su una soluzione alternativa. E, comunque, la Lega insiste per una soluzione alternativa».
È possibile un accordo con un altro candidato premier?
«Il problema non è il Pdl, ma il fatto che, in questo momento, quella di Berlusconi non mi sembra la figura che serva per ottenere il maggior consenso possibile».
Come giudica la conferenza stampa di Monti?
«Per certi versi contraddittoria. Il tracciare la strada, ma non giocare la partita in prima persona è un'anomalia. Ha citato cose positive, ma si è dimenticato dei tanti aspetti negativi causati dalle decisioni di questo governo. Se l'agenda Monti è quella che ci impone l'Europa e che vuole salvare le grandi banche piuttosto che aiutare imprese e famiglie, allora noi saremo sempre contro. Servono politiche vere di sviluppo».
La Lega di Bergamo ha espresso un giudizio positivo sul suo operato: è di nuovo in corsa per il Parlamento?
«Mi fa molto piacere questo giudizio. Se la segreteria federale riterrà di riproporre la mia candidatura, sarò estremamente contento di continuare in questo impegno».
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