lunedì 4 marzo 2013

Aiaiaiai le primarie...

Primarie, dove sono finiti i soldi?
di Cristina CuccinielloI sei milioni di euro incassati il 25 novembre scorso dalla coalizione 'Italia Bene Comune' dovevano essere rendicontati sul sito. Che invece è scomparso. E non si sa nulla del loro destino
(17 gennaio 2013)Il nome "Italia Bene Comune" inventato per le primarie di Pd, SeL e
Psi a fine novembre, è sparito dalla campagna elettorale. Tanto che
su wikipedia, la famosa enciclopedia on line, si discute da giorni
se lasciare viva o meno la pagina dedicata.

Ma c'è di più: lo stesso sito dedicato alla coalizione - sito che
è intestato a Nico Stumpo, della direzione del Partito Democratico
nonché coordinatore nazionale delle primarie di "Italia Bene
Comune" - non è più raggiungibile. L'indirizzo Url esiste, ma i
contenuti non sono più accessibili da diversi giorni. Nel momento
in cui scriviamo, il sito non risulta più aggiornato dallo scorso
11 dicembre.  

Strano: è proprio il sito di "Italia Bene Comune" che avrebbe
dovuto pubblicare la rendicontazione relativa alle spese sostenute
dai partiti della coalizione per i due turni di voto delle
primarie. Ed è lo stesso sito che avrebbe dovuto contenere il
dettagli del netto totale a disposizione dei partiti della
coalizione derivante dai piccoli contributi di due euro versati da
ogni votante alle primarie.  

A ridosso delle primarie, 'l'Espresso' chiese a Sergio Boccadutri,
tesoriere di Sinistra Ecologia Libertà e membro del Coordinamento
Nazionale "Italia Bene Comune", come sarebbero stati utilizzati i
due euro versati dai votanti. Ai nostri lettori venne spiegato, nel
dettaglio, che era possibile ipotizzare un incasso di oltre sei
milioni di euro, che una parte della cifra netta - detratte le
spese organizzative - sarebbe rimasta alle federazioni locali dei
partiti e che una parte sarebbe confluita sul conto corrente comune
intestato alla coalizione "Italia Bene Comune". Con quel denaro,
del quale venne promessa pubblica rendicontazione, la coalizione
avrebbe realizzato comuni iniziative di campagna elettorale.
 

Ad oggi, di quella rendicontazione non c'è traccia, il sito non è
accessibile e non sono ancora state realizzate iniziative comuni di
campagna elettorale. 

Frattanto, il Segretario del Pd, vincitore delle primarie, ha
organizzato un suo evento di apertura della campagna elettorale; il
leader di Sinistra Ecologia Libertà ha fatto altrettanto; Centro
Democratico - formazione guidata da Massimo Donadi e Bruno Tabacci
nella quale sono confluiti esponenti ex Api, Idv e Fli – ha
appena presentato, con una sua iniziativa, il proprio simbolo e le
proprie liste. E il Psi di Riccardo Nencini? Ha appena aderito,
assieme al Partito Democratico, ad un 'patto di consultazione', che
consisterà in una lista elettorale comune ed iniziative comuni di
campagna elettorale. Ma non faceva già parte di 'Italia Bene
Comune'?  

'L'Espresso' ha rivolto queste domande a Nico Stumpo, il quale ha
verificato il mal funzionamento del sito web dedicato ad 'Italia
Bene Comune' ed ha manifestato l'intenzione di risolvere il
problema e pubblicare la rendicontazione relativa alle primarie.
Per quanto riguarda la mancanza, ad oggi, di una comune campagna
elettorale, Stumpo ha indicato la possibilità di una prima
iniziativa di coalizione subito dopo la presentazione delle liste
elettorali.  

Gli stessi quesiti sono stati rivolti al tesoriere Paolo
Boccadutri, che ha rinnovato la promessa di pubblica
rendicontazione.    

Ai votanti delle primarie dello scorso 25 novembre, insomma, non
resta che attendere: forse 'Italia Bene Comune' ricomparirà e
forse sapremo come intende spendere il denaro rimasto in cassa. E,
forse, la voce Wikipedia non verrà cancellata.

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