Un anno e mezzo fa il Carroccio sembrava il partito dei malavitosi. Ma oggi, noi che non abbiamo mai risparmiato critiche alla stagione dei Belsito, dei Trota, delle Rosi Mauro, possiamo dirlo. I lumbàrd hanno pagato molto più di altri: Monte dei Paschi, Penati, Fiorito... Si chiama doppiopesismo mediatico-giudiziario
di Albertino
Scusate il disturbo: avete mica notizie del grande scandalo di un anno e mezzo fa, quando la Lega Nord era diventata improvvisamente il partito dei ladri e dei malavitosi? No, perché per mesi è stato rovesciato fango su Umberto Bossi e la sua famiglia, oltre a una serie di altri dirigenti del Carroccio. Abbiamo un’impressione: del tanto fumo sollevato su via Bellerio, è rimasto poco arrosto. Quasi tutto dell’ex tesoriere Francesco Belsito. Eppure un partito è stato massacrato, con pesanti conseguenze elettorali, e al suo interno s’è accelerata una rivoluzione che da tempo era nell’aria ma che le inchieste hanno definitivamente fatto esplodere.
Lo diciamo subito, tanto per essere chiari: non crediamo che dietro l’operazione ci sia stata la manina di qualche leghista, cioè di Roberto Maroni o dei suoi fedelissimi. Né siamo convinti che il Senatur potesse continuare a comandare: da tempo sembrava aver perso il controllo, lo dimostra la candidatura del Trota e certe libertà che si prendevano alcuni dei suoi seguaci. Puntualizzato questo, e ribadito che Bobo pareva l’unica alternativa credibile all’uomo di Gemonio, è doveroso mettere qualche puntino sulle i. Ci proviamo, sintetizzando brutalmente per non annoiare. A sinistra sono spartiti milioni: non ci riferiamo solo al caso Monte dei Paschi, dove curiosamente non filtrano intercettazioni né documenti ufficiali che potrebbero imbarazzare il Pd. Pensiamo all’allora tesoriere della Margherita Luigi Lusi, accusato di aver sottratto alle casse del partito qualcosa come 13 milioni di euro derivati dal finanziamento statale. I diamanti di Belsito, tanto per rendere l’idea, valevano circa 90mila euro. Eppure la Lega è stata massacrata, molto più dei signorini del centrosinistra. Degli scandali che hanno riguardato il Pdl, poi, non c’è bisogno di parlare. Basta il nome di Franco Fiorito, simbolo della cattiva gestione dei quattrini pubblici per l’utilizzo dei rimborsi regionali nel Lazio.
Se gli altri sbagliano, non è un buon motivo per seguire il cattivo esempio. Quindi la Lega ha fatto bene a prendere provvedimenti serissimi, anche perché insieme ad alcuni reati (o presunti tali) erano venuti a galla tanti esempi di malcostume, mediocrità, miseria. Risultato. Il Trota si è dimesso subito dalla Regione (dove comunque era stato mandato da 13mila elettori bresciani), sparendo dalla scena. Molto diverso da Filippo Penati del Pd, coinvolto nell’inchiesta sul cosiddetto sistema Sesto, allontanato dai democratici e comunque rimasto in consiglio regionale a nostre spese. In modo più o meno diretto, dopo la tempesta sono stati allontanati dal Carroccio Belsito e Piergiorgio Stiffoni. Poi Rosi Mauro: che prove ci sono della sua condotta illecita? Il Senatur s’è dimesso e sono stati accelerati i congressi nazionali (cioè regionali) e quello federale che non si celebrava da una vita. Ricordiamo che i fondi per coprire i capricci della famiglia Bossi (ammesso e non concesso sia tutto vero) erano sottratti alla Lega, che invece avrebbe dovuto/potuto utilizzarli per finanziare la propria attività politica. A ben guardare, al di là del dibattito sull’opportunità di farcire i partiti con denaro pubblico, il Carroccio è parte lesa. Se non basta, ecco un altro esempio. Gli inquirenti, pochi mesi fa, hanno scritto nero su bianco di uno yacht che sarebbe appartenuto a Riccardo Bossi: peccato che la notizia fosse falsa. Però per mesi s’è parlato di ‘sta cosa, alimentando l’idea di un partito di scemi e farabutti. Riassumendo, tanto per non essere fraintesi: il cosiddetto cerchio magico bossiano non era in grado di gestire la Lega e serviva un rinnovamento. Quindi i congressi sono stati salutari, indipendentemente dal loro esito. Però il polverone al grido di Lega Ladrona –e questo ci sembra un fatto, almeno per ora – è stato eccessivo. Il Carroccio e alcuni suoi (ex) dirigenti sono stati sputtanati molto più di quanto meritassero.
Nessun commento:
Posta un commento