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Si chiude il capitolo del Pdl lombardo in Consiglio regionale. Il ricambio del gruppo dirigente deciso da Silvio Berlusconi esclude tutti i politici che in questi anni hanno lavorato al Pirellone. Tutti rottamati, senza passare dal via.
Pdl in Regione,
tutti “rottamati”
Saffioti critico
Si chiude il capitolo del Pdl lombardo in Consiglio regionale. Il ricambio del gruppo dirigente deciso da Silvio Berlusconi esclude tutti i politici che in questi anni hanno lavorato al Pirellone. Tutti rottamati, senza passare dal via. Alle prossime elezioni verranno lanciate facce nuove, per dare la svolta dopo gli scandali che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del governo Formigoni. E molti non nascondono il malcontento per una decisione drastica. “Non ci meritavamo questo finale - contesta il bergamasco Carlo Saffioti, che comunque aveva deciso di non ricandidarsi -. Sono molto amareggiato, soprattutto per i consiglieri che sono alla prima o seconda legislatura, che hanno ben operato. Non mi pare giusto che tutti vengano penalizzati indistintamente». Il capogruppo uscente Paolo Valentini ha il dente avvelenato: “Ci facciamo del male da soli e disperdiamo un patrimonio di voti raccolti da gente radicata sul territorio”. Ancora più critico il consigliere Stefano Carugo: “Mi sembra inaccettabile questo criterio che suona come una punizione nei confronti di persone per bene che hanno lavorato bene. E poi mi chiedo: perché sì a Cosentino e a noi no?”
Questo blog è stato creato per condividere in rete quanto credo sia di interesse pubblico
mercoledì 9 gennaio 2013
Che bella notizia.
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