‘‘Io candidato premier? Il fatto che nell‘accordo non ci sia il candidato premier da‘ la misura di quello che pensa la Lega di questa strategia. La questione romana ci interessa relativamente meno, ci interessa che Maroni diventi governatore della Lombardia. L‘indicazione del premier e‘ assolutamente secondaria. Anche perche‘ facendo gli scongiuri, e‘ piuttosto probabile che Maroni diventi governatore. Che vinciamo come coalizione a Roma e‘ un tantino piu‘ improbabile. Noi comunque non saremmo andati a governare a livello nazionale, non ci interessa neanche provarci‘‘. L‘ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, a Bologna dove ha dato il via alla campagna elettorale del Carroccio per le politiche. Per Tosi e‘ la Lega a guadagnarci dall‘accordo col Pdl, ‘‘potrebbe rimetterci forse qualche parlamentare, perche‘ non andando da soli qualche voto lo perdiamo. Ma cambia poco, due in piu‘, due in meno eravamo in minoranza lo stesso‘‘. Per il sindaco, piu‘ pesante invece e‘ stato il conto per il Pdl ‘‘perche‘ abbiamo imposto che il candidato non fosse Berlusconi che rappresenta anche la continuita‘ con Monti‘‘.
Se non ci fosse stata la Lombardia in gioco questo accordo non sarebbe mai stato fatto‘‘. Nel pomeriggio così lo stesso Tosi si era espresso sull‘accordo con il Pdl. ‘‘Nell‘ultima legislatura – aveva proseguito Tosi, parlando ad Antenna 3 – Berlusconi ha fatto cose che non condividiamo, fra cui la piroetta di sostenere Monti e il centralismo, per poi dire che Monti e‘ la peggiore sciagura come se non lo avesse mai sostenuto‘‘. ‘‘Se non si vince in Lombardia si perde l‘ultima chance per cambiare le cose in un Paese in cui rischia di andare tutto per aria‘‘. ‘‘A livello nazionale ci sono grandissime probabilita‘ di perdere perche‘ i sondaggi dicono che in testa c‘e‘ Bersani. A Berlusconi probabilmente interessa andare a impattare al Senato e mettere in difficolta‘ la maggioranza‘‘.
‘‘A Maroni ho chiesto che, qualsiasi cosa succeda, rimanga segretario‘‘. Lo ha detto ancora Tosi. ‘‘La Lega – ha ricordato – esce dalle vicende del ‘cerchio magico‘, Belsito e il Trota, che hanno fatto male a tutti. Con Maroni eletto segretario all‘unanimita‘ sei mesi fa e‘ giusto che, anche fosse eletto governatore in Lombardia, rimanga segretario‘‘. ‘‘Se avesse ruoli di governo – ha concluso – sarebbe piu‘ difficile, ma dalla presidenza della Lombardia si possono gestire entrambe le cose fino alla fine del mandato, che dura tre anni‘‘.
‘‘Il consiglio nazionale della Liga Veneta ha stabilito che per quanto riguarda le liste del Veneto ci siano alcuni paletti e la linea e‘ quella di non chiedere deroghe‘‘ ha precisato il segretario della Liga. Fra i limiti, ha ricordato Tosi, anche quello di non candidare ‘‘chi ha in atto gia‘ due legislature, affinche‘ dia la possibilita‘ a qualcun altro di crescere‘‘. Sulla possibilita‘ di concedere deroghe ad alcuni esponenti del Carroccio Tosi ha evidenziato che questa scelta spetta solo alla segreteria federale. ‘‘La nostra linea – ha ripetuto – e‘ quella di non chiedere deroghe‘‘. Infine, sulla esclusione dalle liste per le prossime politiche del sindaco di Treviso, ed ex segretario veneto, Gian Paolo Gobbo, Tosi ha spiegato che due giorni prima del consiglio nazionale lo stesso Gobbo lo avrebbe contattato chiedendogli di non considerare la sua disponibilita‘.
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giovedì 10 gennaio 2013
Per fortuna che Tosi c'è.
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