Milano, 2 agosto 2013 - Dopo la rinuncia del ministro per l'integrazione Cecile Kyenge a partecipare alla festa della Lega a causa dei troppi insulti ricevuto, Roberto Maroni va all'attacco: “Non si era assunta un impegno, era stata invitata, non da me, ma dall’onorevole Gianluca Pini: ha detto di no, ne prendiamo atto, fine delle trasmissioni”.
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La Kyenge ha deciso di non partecipare alla festa in programma sabato a Milano Marittima, perché il segretario federale del Carroccio non ha pubblicamente intervenuto contro gli insulti mosso contro di lei da esponenti e militanti leghisti.
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“Secondo me,sbaglia lei - sottolinea Maroni - perchè il confronto è sempre utile. Immagino si sia resa conto che molte cose che dice sono sbagliate, mentre la nostra posizioni contro lo ‘Ius soli’ non è solo rispettabile ma anche utile: per questo credo abbia deciso di non venire”.
IUS SOLI TEMPERATO - Ma ecco la proposta del ministro: "Il governo propone uno ius soli temperato.Non si tratta di una formula netta, con la quale una donna straniera, appena arrivata in Italia, può partorire un bimbo italiano. Il riconoscimento della cittadinanza è concesso al bimbo solo in base al legame che già da tempo la sua famiglia ha coltivato con il nostro Paese".
Cecile Kyenge sottolinea che "di fronte a questa proposta il dibattito, libero da pregiudizi, può essere molto più sereno. In Italia - dice in un’intervista al Mattino - vivono già tanti giovani di seconda generazione: assurdo".
BOLDRINI CONTRO L'INTOLLERANZA - “L’intolleranza genera mostri e a quei mostri dobbiamo sempre opporre il senso alto della nostra civiltà rifiutando la provocazione”, ha detto il presidente della Camera,Laura Boldrini, tornando sulle offese dell’ex ministro della Lega, Roberto Calderoli, al ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge. E ha aggiunto: “C’è sempre un’alternativa all’odio”.
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