martedì 12 agosto 2014

Ca' Matta, il presidio va avanti. La Lega difende le famiglie bergamasche.


Si va avanti ad oltranza. La Lega Nord lo ha dichiarato con nettezza: il presidio non sarà tolto fino a quando la Ca' Matta di Ponteranica, non tornerà nella disponibilità delle famiglie bergamasche.
«C'è chi si è già lamentato perché la presenza del presidio della Lega Nord disturba le passeggiate dei rifugiati», afferma Matteo Villa coordinatore provinciale dei Giovani Padani. «Noi non ci faremo intimorire da nessuno. Di qui non ce ne andremo perché la lotta che stiamo portando avanti ha come unico obiettivo quello di puntare a difendere gli interessi di quelle famiglie che adesso non potranno più usufruire della struttura. Alla Ca' Matta venivano accompagnati gruppi di bambini, si ritrovavano molte associazioni, le famiglie la utilizzavano come appoggio nelle loro passeggiate sulla Maresana. Ora tutto questo è stato impedito con una decisione che non ha alcuna giustificazione». Al presidio delle Lega Nord alla Ca' Matta si susseguono le visite di parlamentari e dirigenti del Carroccio. Hanno già portato la loro solidarietà e il loro sostegno, l'ex presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, i parlamentari Cristian Invernizzi, Nunziante Consiglio, Nicola Molteni e Stefano Borghesi e il direttore de La Padania Aurora Lussana. Per oggi è previsto l'arrivo di Massimiliano Fedriga. Ovviamente, la presenza del presidio della Lega alla Maresana, comincia a diventare un punto di riferimento anche per i tanti bergamaschi, e non solo, che non condividono la scelta di portare gli extracomunitari nella struttura del parco dei Colli.
Noi, prosegue Villa, «ringraziamo i cittadini di Ponteranica, Bergamo e degli altri comuni vicini per l'appoggio che ci stanno fornendo. Un altro grande ringraziamento va ai tanti militanti che ci danno una mano tutti i giorni». E quindi, precisa: «A differenza di quel che pensa qualche oppositore politico, noi non abbiamo nulla contro i clandestini ospitati. Noi stiamo esclusivamente protestando contro un sistema che parte dalla gestione politica del ministro dell'Interno Angelino Alfano e arriva a quei sindaci compiacenti che favoriscono lo sbarco sulle nostre coste e poi spendono milioni di euro per l'accoglienza. Dobbiamo, invece, pensare a impiegare tutte le risorse possibili e disponibili per i nostri cittadini», prosegue Villa.
Ci sono centinaia di famiglie bergamasche in difficoltà, conclude il coordinatore provinciale dei Giovani Padani, «che vivono sulla loro pelle la crisi e la disoccupazione, ma vengono ignorate. Spendere oltre 800 euro al giorno e mettere a disposizione una struttura pubblica per i clandestini è un insulto ai cittadini in difficoltà».

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